Valutazione rischio legionella: per quali aziende è obbligatoria?

Cos’è, come si manifesta, chi colpisce

La Legionella è un batterio che vive e prolifera nell’acqua. L’habitat naturale della Legionella è costituito da diversi ambienti acquatici naturali o artificiali e da terreni umidi (acque sorgive, acque termali, fiumi, laghi, fanghi, etc.). I batteri possono entrare nei sistemi idrici in basse concentrazioni e svilupparsi facilmente in impianti come reti collettive di distribuzione dell’acqua (rubinetti e docce), vasche di idromassaggio, serbatoi, circuiti di raffreddamento ad acqua e torri di raffreddamento associate ai sistemi di climatizzazione, umidificatori adiabatici e ad acqua, fontane ornamentali, etc.

La legionellosi viene normalmente contratta per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di acqua contaminata aerosolizzata in particelle sufficientemente fini in grado di penetrare fino agli alveoli polmonari. Non è stato mai riscontrato nessun caso di trasmissione da persona a persona, né dopo ingestione di acqua contaminata. 

Dal punto di vista del quadro clinico, la Legionellosi può manifestarsi in 2 forme distinte:

  • la Malattia del Legionario vera e propria, che, dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni, si presenta sotto forma di una polmonite infettiva caratterizzata da febbre, dolore toracico, dispnea, cianosi, tosse produttiva. Nelle forme severe può comprendere anche complicanze extrapolmonari quali ascesso polmonare, empiema, insufficienza respiratoria, shock, coagulazione intravasale disseminata, porpora trombocitopenica e insufficienza renale.
  • la Febbre Pontiac, una sindrome simil-influenzale senza interessamento polmonare che si risolve spontaneamente in circa 2-5 giorni dopo un periodo di incubazione di circa 24-48 ore.

L’incidenza della malattia assume valori significativi oltre i 60 anni di età con picco massimo negli ultraottantenni. La legionellosi è maggiormente diffusa tra i fumatori o le persone affette da condizioni polmonari croniche. Particolarmente esposti al rischio sono anche gli individui immunocompromessi, come quelli affetti da diverse forme di tumori, da infezione da HIV, da insufficienza renale, da diabete.

Condizioni per la proliferazione e fattori di rischio

Le condizioni più favorevoli per la proliferazione della Legionella sono:

  • condizioni di stagnazione, presenza di incrostazioni e sedimenti, biofilm (aggregati costituiti da altri batteri, alghe, polimeri e sali naturali);
  • presenza di amebe.

I fattori di rischio più importanti sono:

  • temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50°C;
  • presenza di tubazioni con flusso d’acqua minimo o assente (tratti poco o per nulla utilizzati della rete, utilizzo saltuario delle fonti di erogazione);
  • utilizzo discontinuo della struttura o di una sua parte;
  • caratteristiche e manutenzione degli impianti e dei terminali di erogazione (pulizia, disinfezione);
  • caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento a ciascun impianto (fonte di erogazione, disponibilità di nutrienti per Legionella, presenza di eventuali disinfettanti);
  • vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto;
  • ampliamento o modifica dell’impianto esistente (lavori di ristrutturazione);
  • utilizzo di gomma e fibre naturali per guarnizioni e dispositivi di tenuta;.
  • presenza e concentrazione di Legionella, evidenziata a seguito di eventuali pregressi accertamenti ambientali (campionamenti microbiologici).

Decreto Legislativo n. 18/2023

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo n.18/2023 è entrata in vigore la nuova Normativa sull’Acqua Potabile, che recepisce e attua la Direttiva Ue 2184/2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.

La più importante novità che impatta sulla Valutazione del Rischio Legionella, introdotta dal D.Lgs 18/2023 riguarda l’inserimento del nuovo allegato I Parte D che ne indica la soglia di sicurezza, fissata a valori <1000 UFC/l. Questo valore di parametro è definito ai fini degli articoli 9 e 14. 

Le strutture prioritarie alla valutazione del rischio

Le strutture prioritarie sono immobili di grandi dimensioni, in particolare per uso pubblico, individuati nel D.Lgs. 18/23 Allegato VIII, come ad esempio:

  • strutture ricettive alberghiere;
  • ristorazione pubblica e collettiva;
  • mense aziendali (pubbliche e private) e scolastiche;
  • strutture sanitarie socio-sanitarie e socio-assistenziali con o senza ricovero inclusi centri riabilitativi, ambulatoriali e odontoiatrici;
  • palestre e centri sportivi;
  • fitness e benessere (SPA e wellness);
  • stazioni; 
  • aeroporti;
  • navi;
  • scuole;
  • penitenziari;
  • stabilimenti balneari;
  • campeggi.

Le linee guida stabiliscono che il Protocollo di Controllo del Rischio Legionella è obbligatorio per tutte le strutture potenzialmente a rischio, con riferimento a tutti gli impianti idraulici e di condizionamento.

Come possiamo aiutarti con la prevenzione del rischio

La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa essenzialmente su un attivo controllo e una corretta manutenzione degli impianti ritenuti più frequentemente responsabili di contaminazione da parte del microrganismo.

È fondamentale che in ogni struttura (sia civile che industriale) nella quale siano presenti impianti potenzialmente a rischio di contaminazione da parte di Legionella spp venga applicato un Protocollo di Controllo del Rischio legionellosi . 

Eseguiamo la valutazione preliminare del rischio legionella secondo quanto stabilito nell’Allegato 12 – “Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi” approvate in Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 7 maggio 2015, che consta delle seguenti fasi:

  • Valutazione del rischio, finalizzata ad individuare la specificità della struttura e degli impianti in essa esercitati all’interno dei quali potrebbe esserci contaminazione da parte di Legionella spp;
  • Gestione del rischio, finalizzata ad individuare e ad effettuare gli interventi manutentivi e preventivi e le procedure finalizzate a rimuovere definitivamente o a contenere le criticità individuate nella fase precedente;
  • Comunicazione del rischio, finalizzata a informare, formare e sensibilizzare i soggetti interessati dal rischio potenziale (gestori degli impianti, personale addetto al controllo, esposti, etc.).

Inoltre, Effe Diligence si occupa di eseguire i campionamenti e analizzarli, collaborando con numerosi centri di analisi certificati.

Misure di prevenzione da adottare

Possibili misure di prevenzione e protezione da adottare per la Legionella riguardante condizionatori, climatizzatori, impianti aeraulici, impianti idrico-sanitari:

  • Effettuare regolarmente la decalcificazione degli elementi terminali delle tubazioni (filtri, rompigetto dei rubinetti, doccioni) e eventuale sostituzione secondo necessità.
  • Eliminare eventuali tratti o parti arrugginite o deteriorate.
  • Mantenere una temperatura dell’acqua calda superiore ai 50°/55°C.
  • Effettuare l’apertura (settimanale) dei terminali (docce, rubinetti) scarsamente utilizzati o non utilizzati.
  • Far scorrere l’acqua dai rubinetti delle docce, lavabi per alcuni minuti prima dell’uso, in caso di mancato utilizzo per alcuni giorni.
  • Utilizzare l’acqua fredda a temperatura inferiore ai 20°C.
  • Non innaffiare piante e aree verdi utilizzando pompe con diffusori a spruzzo o nebulizzatori. 
  • Provvedere alla manutenzione degli impianti di condizionamento dell’aria di propria competenza con la regolare pulizia e disinfezione dei filtri e dei componenti ed eventuale sostituzione (almeno due volte l’anno).
  • Compilare il registro delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. 

Periodicità della valutazione del rischio

I gestori di strutture ricettive devono effettuare e revisionare regolarmente la valutazione del rischio, almeno ogni 2 anni (preferibilmente ogni anno per le strutture con attività stagionale) ed ogni volta che ci sia motivo di considerare che la situazione possa essersi modificata (ad esempio: lavori di ristrutturazioni o rifacimento di parti d’impianto, esame batteriologico positivo con valori di legionella che richiedono intervento). La revisione deve essere documentata formalmente. La valutazione del rischio, deve, comunque, essere sottoposta a revisione, con carattere d’urgenza, ad ogni segnalazione di un possibile caso di legionellosi.