RENTRI: il nuovo registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti diventerà obbligatorio

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Il sistema RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) segna un’importante evoluzione nella gestione dei rifiuti in Italia. Questo nuovo regolamento introduce la digitalizzazione delle procedure e degli obblighi, migliorando l’efficienza del processo e assicurando una maggiore conformità alle leggi ambientali.

 

Cos’è il RENTRI?

Si tratta di un sistema informativo gestito dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica con lo scopo di: raccogliere, elaborare e conservare i dati relativi alla produzione, al trasporto, al trattamento e al loro smaltimento dei rifiuti. Permette di tracciare il percorso dei rifiuti dall’origine al loro smaltimento o recupero, garantendo la trasparenza, la sicurezza e la sostenibilità dell’intero ciclo.

Il RENTRI prevede che il catasto dei rifiuti e il formulario dei rifiuti siano compilati e trasmessi in modalità elettronica.

 

A chi è rivolto il RENTRI?

Il RENTRI è obbligatorio per tutti i soggetti che producono o gestiscono rifiuti, sia pericolosi che non pericolosi, con alcune eccezioni previste dal regolamento. Il mancato rispetto degli obblighi previsti può comportare delle sanzioni amministrative o penali, a seconda della gravità della violazione.

 

Chi deve iscriversi al RENTRI?

  • Gli Enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti
  • Gli Enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti a titolo professionale
  • Gli Enti e le imprese che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione
  • I Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti
  • Imprese, Enti ed altri soggetti non rientranti in organizzazione di enti o imprese che producono rifiuti pericolosi
  • Imprese ed Enti produttori iniziali con più di 10 dipendenti che producono rifiuti non pericolosi nell’ambito di lavorazioni: industriali, artigianali, derivanti dal trattamento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie.

 

Scadenze

A decorrere dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025 devono iscriversi:

  • Impianti di trattamento rifiuti
  • Trasportatori di rifiuti
  • Commercianti/intermediari di rifiuti
  • Consorzi per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti
  • Imprese/Enti produttori di rifiuti pericolosi (più di 50 dipendenti)
  • Imprese/Enti produttori di rifiuti non pericolosi da attività industriali e artigianali (più di 50 dipendenti)
  • Soggetti delegati dai produttori iniziali

A decorrere dal 15 giugno 2025 ed entro il 14 agosto 2025 devono iscriversi:

  • Imprese/Enti produttori di rifiuti pericolosi (tra 11 e 50 dipendenti)
  • Imprese/Enti produttori di rifiuti non pericolosi da attività industriali e artigianali (tra 11 e 50 dipendenti)

A decorrere dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026 devono iscriversi:

  • Imprese/Enti e produttori di pericolosi (fino a 10 dipendenti)
  • Produttori di pericolosi diversi da imprese o Enti

Per i produttori di rifiuti che non rientrano tra le tipologie sopra elencate, viene richiesta la sola registrazione, al fine di vidimare digitalmente i FIR.

Preparati al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti

In un contesto normativo in continuo mutamento, Effe Diligence, attraverso i propri consulenti, si pone come intermediario nella corretta gestione dei rifiuti, supportando l’impresa in ogni fase del processo di transizione.

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