Rebranding come strumento d’innovazione

Il rebranding viene identificato come il processo di cambiamento strategico della brand identity di un’azienda.

Tale processo si concretizza soprattutto attraverso il restyling del logo, che diventa molto importante quando la brand image ha subito un processo di innovazione, attraverso il quale esso non è più in grado di comunicare i valori per cui è stato progettato.

Quando un logo è stato utilizzato per molto tempo ed è quindi identificativo, è consigliabile rispettare il vecchio marchio e soprattutto la sua storia, non solo al fine di non confondere i clienti, ma anche per non mandare in fumo anni di lavoro nella costruzione di un’immagine aziendale ben definita, a meno che quest’ultima non sia stata danneggiata.

Ci sono numerose ragioni per cui un’azienda mette in pratica una strategia di questo tipo, a seconda dei suoi obiettivi:

  • Il rebranding proattivo si verifica quando l’azienda si pone l’obiettivo di innovarsi e/o penetrare in un nuovo mercato e/o rafforzare la propria immagine nel mercato originario.
  • Il rebranding reattivo si verifica in risposta a determinati eventi da parte di competitors, che obbligano l’azienda a innovarsi per rimanere al loro passo, o a seguito di scandali mirati a danneggiare la brand reputation.

I PRINCIPALI REBRANDING DI GRANDI MARCHI. LESS IS MORE.

Stiamo assistendo ad una vera a propria trasformazione nella struttura dei loghi rispetto ai primi anni del 2000. Se prima il logo per essere accattivante aveva bisogno di numerosi dettagli al suo interno, quali sfumature, punti luce e forme tridimensionali, oggi la parola chiave per un logo di successo è una: MINIMAL.

Alcuni esempi di grandi marchi che hanno recentemente cambiato il proprio logo con un stile più minimal:

Dopo 20 anni dall’ultimo rebranding, BMW decide di cambiare logo. Anche in questo caso la scelta cade su un logo semplice, flat e più moderno. L’obiettivo del marchio tedesco è avvenuto per incentivare la comunicazione digitale, adattando il nuovo logo ad ogni tipo di supporto e in vista della rivoluzione green dell’azienda.

Come per BMW il restyling di Volkswagen ha l’obiettivo di rappresentare la nuova e sempre più cospicua gamma di auto elettriche. Il marchio passa dal 3D al 2D, anch’esso con uno stile flat adatto a tutti i supporti digitali/cartacei.

Il medesimo stile è stato adottato da moltissime altre aziende come Toyota, Tripadvisor, Dunkin’ ecc…

Le caso automobilistiche sono il caso studio per eccellenza di un rebranding reattivo, a seguito della prepotente crescita della domanda di auto elettriche, in costante aumento.