La nostra Relazione di impatto 2022

Le società benefit rappresentano una forma giuridica innovativa, scelta da tutte le aziende che decidono volontariamente di integrare nel proprio oggetto sociale, oltre allo scopo di lucro, la ricerca di un impatto positivo sulla società e sull’ambiente attraverso il perseguimento di un beneficio comune. L’Italia è stata la capofila d’Europa nella sua introduzione, a seguito dell’approvazione della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 – commi 376-383 e allegati 4-5).

Negli ultimi due anni il numero di Società Benefit in Italia è sestuplicato (da 500 a 3000), dato che dimostra come le tematiche ESG (Environment, Social, Governance) stiano rivestendo un ruolo sempre più centrale nelle decisioni di carattere strategico. Inoltre, a favorire un ulteriore sviluppo delle suddette è anche l’importanza che gli stessi investitori danno alla tematica: il 65% di questi applica criteri di valutazione ESG e/o di impact investing nel definire opportunità di investimento.

Un nuovo paradigma imprenditoriale capace di portare numerosi vantaggi competitivi, ma anche impegni concreti. Infatti, le Società Benefit si impegnano a rispettare degli standard più elevati di responsabilità e trasparenza. Per soddisfare tali requisiti, sono tenute a redigere una relazione annuale di impatto, da allegare al bilancio di esercizio e da pubblicare sul proprio sito web. Questa deve obbligatoriamente includere:

  • La descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuate dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato;
  • L’analisi dell’impatto generato utilizzando uno standard di valutazione esterno;
  • La descrizione dei nuovi obiettivi che la società intende perseguire nell’esercizio successivo.

 

LETTERA AGLI STAKEHOLDER

Siamo felici di condividere con tutti i nostri stakeholder, per il secondo anno consecutivo, un resoconto delle attività svolte per dare continuità al nostro impegno nei confronti delle dimensioni ESG (Environmental, Social, Governance), analizzando i traguardi raggiunti sulla base degli obiettivi posti nel 2021. Se dovessimo riassumere il 2022 in una sola parola, essa sarebbe senz’altro INNOVAZIONE. Un’innovazione dettata dalle esigenze crescenti di una clientela sempre più virtuosa, che ha portato allo studio di nuovi sistemi di organizzazione aziendale. Primo tra tutti lo sviluppo di un nuovo gestionale, realizzato grazie alle sinergie instaurate tra le differenti divisioni, al fine di garantire efficienza e solidità all’azienda. La preparazione della relazione di impatto ha contribuito alla definizione di nuovi ambiziosi obiettivi e ha rappresentato un valido strumento di valutazione dei risultati raggiunti, integrandosi perfettamente con il nostro sistema di gestione aziendale. Per noi il concetto di sostenibilità trova la sua massima espressione nella promozione della sua cruciale importanza nei confronti delle aziende clienti, mediante attività di consulenza che presuppongono il rispetto dei principi ESG. Questo documento analizzerà l’impatto complessivo della nostra azienda sulle 5 aree, calcolato utilizzando lo standard Benefit Impact Assessment, nonché i risultati raggiunti e gli obiettivi per il 2023. Nella presente sono stati inoltre inseriti due progetti non presenti negli obiettivi della relazione di impatto 2021, in quanto iniziati e terminati nel corso del 2022. La sezione 2.3 ha lo scopo di analizzare l’integrazione tra i nostri obiettivi e quelli dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, unendo gli impatti positivi aziendali con gli SDGs (Sustainable Development Goals).

 

METODOLOGIA E PUNTEGGIO

Come nel 2021, per mantenere un sistema di misura uniforme e monitorabile, abbiamo deciso di continuare a utilizzare come standard di riferimento il BIA (Benefit Impact Assessment). Il Benefit Impact Assessment è lo strumento più utilizzato al mondo per la misurazione degli impatti ambientali e sociali di un’azienda. In particolare, questo strumento permette di misurare l’impatto economico, sociale e ambientale dell’impresa. Al termine dell’analisi, il BIA restituisce un punteggio tra 0 e 200 punti. Il break event point è rappresentato dal raggiungimento di 80 punti, punteggio dal quale l’impresa si caratterizza in un paradigma di tipo rigenerativo, creando più valore di quanto non ne utilizzi per poter funzionare. Nel caso in cui non raggiunga tale soglia, l’impresa sta utilizzando più valore di quanto ne generi. Le tematiche oggetto di analisi sono: governance, comunità, lavoratori, clienti e ambiente. Delle 120mila aziende che utilizzano il BIA, 3.250 sono riuscite a raggiungere il livello di 80 punti (3% del totale). Le altre hanno raggiunto una media complessiva di 51 punti, ma la quasi totalità di queste sta lavorando per migliorarsi. La nostra azienda è passata da un punteggio di 80,4 a 85,0. Possiamo dunque formalizzare che l’impegno sulle tre dimensioni (governance, environment e social) si è dimostrato efficace al raggiungimento di un impatto positivo. L’obiettivo per l’anno successivo è quello di redigere una relazione che si integri con i nuovi standard ESRS (European Sustainability Reporting Standard) che verranno pubblicati a giugno 2023, nonostante la nostra azienda non rientri tra le imprese obbligate dal 2024 al loro utilizzo, al fine di mettere in campo tutti gli strumenti utili ad avvalorare un documento per noi molto prezioso come il presente.