Il progetto Dopo di Noi

Panoramica

Dal 2022 affianchiamo e supportiamo il lavoro della Fondazione Dopo di Noi, una realtà locale situata nel territorio empolese che si impegna quotidianamente a creare percorsi di benessere, inclusione e autonomia per soggetti con disabilità.

Il suo principale scopo è quello di intervenire sul presente per offrire un futuro migliore a chi lo necessita, in particolare lavorando nel durante noi sulle autonomie personali e domestiche in modo che il dopo di noi sia migliore, al fine di raggiungere il benessere della persona e la sua emancipazione.

In quanto Società Benefit, vogliamo impegnarci a supportare realtà locali per creare esternalità positive alla comunità e abbiamo trovato il progetto della Fondazione una perfetta occasione di donare un aiuto concreto con un insieme di servizi di marketing e comunicazione.

Secondo il principio di sostenibilità, l’ambiente, l’economia e la società devono unirsi per creare un futuro migliore. È proprio nella dimensione sociale che, nel nostro piccolo, ci impegniamo a supportare tale ente, al fine di contribuire alla realizzazione dei suoi obiettivi SDG:

  • GOAL 10, che mira a Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi, soprattutto per quanto riguarda il dare potere e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, indipendentemente da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione o status economico o di altro tipo.
  • GOAL 11b, che mira a creare città e comunità sostenibili e incentiva l’adozione di politiche che sviluppino l’inclusione.

La nascita

La Fondazione viene istituita nel 2004, a seguito di numerosi incontri effettuati tra il comune di Empoli e i comuni della zona, la ex Asl 11 e le famiglie di persone con disabilità, con l’intento di creare progetti sul Durante e il Dopo di noi.

Lo scopo è chiaro fin dall’inizio: sviluppare servizi e strutture capaci di rispondere all’esigenza di numerose famiglie nel garantire una stabilità ai propri figli, soprattutto quando quest’ultime non ne sono più in grado, favorendo percorsi di progressiva autonomia delle persone, compatibili con le loro abilità e competenze e sostenendo soluzioni alloggiative di tipo familiare.

Attualmente la Fondazione gestisce tre case e nel mese di maggio 2023 verrà inaugurata una quarta struttura situata nei pressi di Montelupo Fiorentino.

 

I protagonisti

Gli ospiti coinvolti sono circa 40 persone con disabilità diverse tra loro, affiancati da 13 dipendenti e da numerosi collaboratori esterni.

Gli operatori che lavorano all’interno delle strutture sono principalmente divisi in due categorie:

  • la prima riguarda gli educatori e animatori che si occupano di sviluppare il percorso educativo;
  • La seconda categoria riguarda gli assistenti familiari, che si occupano della cura della persona e della casa.

I programmi per gli ospiti vengono sviluppati adattandosi alle loro esigenze e cercano di mettere in moto uno percorso di transizione dalla fase propedeutica di inserimento alla fase di trasferimento permanente in appartamento.

Prima di questi step, si ha una fase preliminare di coinvolgimento delle famiglie in cui, attraverso incontri e convegni, vengono fatte conoscere le attività ed i progetti della Fondazione e le modalità con cui essa opera.

Ciò che ci rende onorati di poter supportare nel nostro piccolo tale progetto è tutta la passione che la Fondazione Dopo di Noi mette nel supportare attivamente le attività di ragazzi e adulti, garantendogli una quotidianità all’insegna della condivisione.

Antonio Montesano, impiegato amministrativo di Dopo di Noi, illustra che il principale obiettivo dei prossimi anni consiste nel creare una rete locale di strutture e servizi al fine di offrire maggiore stabilità e sicurezza a chi partecipa al progetto, cercando di coinvolgere anche la comunità ed enti locali. In particolare, la Fondazione vorrebbe ampliarsi con nuove strutture ed arrivare ad avere una casa per ogni comune coinvolto. Gli stessi comuni sono molto disponibili ad ampliare il progetto.

 

L’importanza delle relazioni sociali

Ciò che sta alla base e permette il successo di questo progetto sono le relazioni sociali. Per questo, la Fondazione ha deciso di instaurare degli accordi con numerose realtà locali, come la parrocchia o la palestra del paese, al fine di incentivare un inserimento sicuro da parte degli ospiti all’interno della comunità. Anche i titolari di molte attività commerciali hanno risposto in maniera estremamente positiva, comprendendo la rilevanza sociale e il supporto che esse possono dare  per rispondere in maniera efficace al bisogno di autonomia degli ospiti.

 

Le strutture

La prima struttura è Casa Arrighi, il cui nome è stato scelto sulla base del cognome della famiglia che decise di donare la casa al Comune con lo scopo di utilizzarla per dare la possibilità a persone con disabilità, oltre alla figlia, di avere sostegno e assistenza, e allo stesso tempo, stare in compagnia.

Il tempo è passato e oggi Casa Arrighi ospita cinque persone che convivono stabilmente con il sostegno di assistenti familiari e di un animatore. Il modello al quale la Fondazione si è ispirata è quello della famiglia, presso la quale i ragazzi tornano ogni giorno dopo i propri impegni quotidiani. Iniziare il percorso presso casa Arrighi ha rappresentato per molti una vera e propria rinascita, nonché un’occasione nella quale gli inquilini hanno potuto sperimentare cosa significa “star in famiglia” in un luogo percepito come casa propria.

La seconda struttura è Casa Pontorme, che si trova a Empoli ed è un appartamento concesso in comodato gratuito dal Comune alla Fondazione per realizzare un altro progetto residenziale. Questo appartamento, già utilizzato per attività diurne, diventerà presto un luogo di ritrovo per ragazzi e ragazze che inizieranno un percorso formativo di alternanza tra famiglia e casa. Inizialmente potranno sperimentare dei percorsi di autonomia, per periodi definiti e programmati e, solo alla fine del percorso, per quattro di loro l’appartamento diventerà la loro nuova casa.

Questi due plessi fanno parte del progetto “Vorrei mettere su casa”, al quale la Fondazione partecipa come partner con altre associazioni. La capofila è la Società della Salute Empolese che suddivide tra i vari partner il finanziamento ricevuto dalla Regione Toscana (legge 112/2016) per realizzare le diverse azioni previste nel progetto.

La terza struttura operativa è Casa Petrazzi. Tale progetto è stato sviluppato dalla Fondazione in collaborazione con la Cooperativa SintesiMinerva di Empoli. Don Alessandro Lombardi, Amministratore Parrocchiale nel Comune di Castelfiorentino, ha messo a disposizione i locali parrocchiali composti da due ampi locali e uno spazio esterno verde con l’orto e il campo sportivo.

Lì vengono organizzate delle attività idonee a sviluppare una maggiore autonomia, abilità socio relazionali e compatibilità fra persone, formando un gruppo che successivamente potrà fare esperienze di vita insieme. 

Tutto ciò viene gestito e deciso in rete con le famiglie e le istituzioni. L’idea della Fondazione è quella di sviluppare un coinvolgimento tra i partecipanti, la società civile e le famiglie, per creare attività che si adattino il più possibile alla persona.

Per quanto riguarda la nuova struttura che verrà inaugurata nel maggio 2023, essa è situata nei pressi di Montelupo fiorentino e si chiamerà “Casa Torre”. Anch’essa è stata concessa con comodato d’uso gratuito alla Fondazione dal Comune di Montelupo. 

Casa Torre è un’abitazione che si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione della zona occupata dalla ex vetreria Lux, nell’omonima frazione Torre.

 

I progetti

Tra i vari progetti della Fondazione, l’iniziativa Ti accompagno è un percorso di sensibilizzazione, informazione, accompagnamento e sostegno ai familiari, in vista dell’uscita della persona con disabilità dal nucleo familiare di origine. Il percorso è attivato insieme alla Società della Salute Empolese, alla Cooperativa SintesiMinerva e alla Cooperativa agricola sociale ONLUS Sinergic@.

L’iniziativa è rivolta ai genitori delle persone con disabilità, per accompagnarli nel difficile compito di sostenere il proprio figlio verso una vita autonoma, tramite la creazione di uno spazio di dibattito sul tema trattando le loro aspettative e perplessità. Sono infatti coinvolti i genitori delle famiglie che già frequentano le strutture per raccontare esperienze e testimonianze.

Un’altra iniziativa, che rappresenta un esempio di relazione tra attività locali e la Fondazione, riguarda l’accordo instaurato tra casa Pontorme e la palestra Club Airone, il quale permette agli ospiti delle strutture di frequentare la palestra locale così da consolidare lo star insieme e sviluppare l’idea di comunità, facilitando il percorso di inserimento e di vita autonoma.

La palestra si trova poco distante dalla struttura, raggiungibile in maniera autonoma, e ha una struttura che permette di partecipare alle attività in modo sicuro. L’intento è quindi quello, non solo di pratica attività fisica, ma anche e soprattutto, quello di promuovere l’integrazione sociale degli inquilini, fornendo loro opportunità di svago e di socializzazione.

Queste attività non sono solo in grado di migliorare la loro forma fisica, ma anche la loro autostima e la loro capacità di interagire con gli altri, poiché è fondamentale per loro sentirsi parte della comunità.

 

Come abbiamo contribuito

Non appena conosciuto il progetto a lungo termine, l’intero team si è adoperato per donare alla Fondazione una nuova immagine Digital.

In particolare, è stato sviluppato un nuovo sito web sulla base delle esigenze promosse dalla Fondazione, tra cui:

  • una feature che consenta agli utenti di supportare online le attività compilando un form e pagando tramite carta in maniera del tutto sicura;
  • una sezione blog che metta a conoscenza gli utenti delle attività promosse dalla Fondazione;
  • contenuti media professionali, realizzati attraverso l’organizzazione di shooting fotografici presso le strutture.

Il nostro intento è quello di supportare numerose attività locali che si adoperano per il sociale, così da mantenere concreto e vivo il nostro concetto di impatto positivo.